Silk Roads: al British Museum la mostra sulle Vie della Seta

26 Settembre 2024 , Scritto da Vincenzo Sebastiano

Wall painting from the south wall of the ‘Hall of the Ambassadors’ (close up) © ACDF of Uzbekistan, Samarkand State Museum Reserve- Photo By Andrey Arakelyan - Dettaglio che mostra i due cavalieri di cammelli all'interno della processione

Al British Museum il racconto della vita, delle tradizioni e della storia millenaria di una delle reti stradali più famose e importanti di tutti i tempi: the Silk Roads, le Vie della Seta. Fino al 23 Febbraio 2025.

Carovane di cammelli che attraversano le dune del deserto, mercanti che commerciano sete e spezie nei bazar: queste sono le immagini che normalmente vengono in mente quando si pensa alle Vie della Seta. Ma la realtà va ben oltre questo.

Piuttosto che un'unica via commerciale che procede da est a ovest, le Vie della Seta erano costituite da reti sovrapposte che collegavano comunità in Asia, Africa ed Europa, dall'Asia orientale alla Gran Bretagna e dalla Scandinavia al Madagascar. Questa importante mostra al British Museum svela e racconta i viaggi di persone, sovrani, commercianti, mostrando una selezione di oggetti e opere d'arte che hanno caratterizzato per millenni le Vie della Seta, plasmando culture e storie in tutto il mondo allora conosciuto.

Wall painting from the south wall of the ‘Hall of the Ambassadors’ (Panoramic) © ACDF of Uzbekistan, Samarkand State Museum Reserve Photo By Andrey Arakelyan

Ceramic figure of a camel ©The Trustees of the Bri5sh Museum

Le Vie della Seta sono state utilizzate per millenni, ma particolarmente in un periodo cruciale della loro storia, dal 500 al 1000 d.C. circa. In questi secoli abbiamo assistito a passi da gigante nella comunicazione e nei traffici commerciali e culturali, ma nello stesso tempo all'ascesa di religioni universali che hanno unito e collegato le comunità attraverso i continenti.

Grazie alla collaborazione di 29 partner nazionali e internazionali è stato possibile presentare oggetti provenienti da molte regioni e culture, insieme a quelli della collezione permanente del British Museum. La mostra offre un'opportunità unica di ammirare oggetti provenienti da ogni punto e area geografica delle Vie della Seta. Dalle ceramiche cinesi Tang destinate ai porti del Medio Oriente ai granati indiani trovati nel Suffolk in UK, si può facilmente intendere la sorprendente portata di queste reti che raggiungevano praticamente ogni parte del mondo.

Gold Shoulder Clasp ©The Trustees of the British Museum. La famosa sepoltura navale di Sutton Hoo nel Suffolk conteneva i migliori esempi conosciuti di oreficeria con granati a cloisonné. Le analisi scientifiche condotte per questa mostra hanno tracciato l'origine delle gemme su questa fibbia da spalla a fonti lontane. Nella parte curva della fibbia, i corpi di due cinghiali sono formati da granati indiani di colore rosso-porpora. Le loro schiene setolose sono composte da minuscole gemme rosso-arancione provenienti dalla Boemia (Repubblica Ceca) e dallo Sri Lanka.

‘The Franks Casket' ©The Trustees of the British Museum. L'iconografia su questo scrigno attinge alle tradizioni cristiane, alla mitologia dell'Europa settentrionale e alla storia ebraica e romana, ed è accompagnata da didascalie in latino e in antico inglese runico, evocando la conoscenza del mondo

Una particolare attenzione è data agli oggetti provenienti dall'Uzbekistan e dal Tagikistan che non sono mai stati visti prima nel Regno Unito, sottolineando l'importanza fondamentale dell'Asia centrale in questa storia che abbraccia vari continenti.

I visitatori possono conoscere personaggi le cui storie sono intrecciate con le Vie della Seta, tra cui Willibald, un ingegnoso contrabbandiere di balsamo proveniente dall'Inghilterra e una leggendaria principessa cinese che condivise i segreti della coltivazione della seta con il suo nuovo regno. Attraversando deserti, montagne, fiumi e mari, le Vie della Seta raccontano una storia di connessione tra culture e continenti, secoli prima della formazione del mondo globalizzato che conosciamo oggi.

Ricordiamo che le visite guidate al British Museum non includono l'ingresso alle mostre.