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Viviana Dragani: un'italiana all'estero

Pubblicato/aggiornato: 11 Aprile 2021

Per gli italiani che decidono di trasferirsi all'estero, la lingua, le tradizioni e la musica italiana sono un bagaglio molto importante da portare con sè. 
Abbiamo intervistato Viviana Dragani, cantante e conduttrice radiofonica, che ci ha raccontato la sua esperienza come italiana all'estero.

Tu vivi all'estero ormai da anni: che cosa ti manca dell'Italia e cosa, invece, non rimpiangi?

Dell’Italia mi manca quel modo di stare al mondo che è unico, quel talento straordinario che hanno gli italiani di godersi la vita, di creare occasioni per stare insieme e far festa per qualunque piccola cosa. Mi mancano un po’ anche le bellissime vetrine dei piccoli negozi di quartiere addobbate a festa, con i vetri dipinti a mano, e i piccoli borghi ricchi di storia e di fascino.

Non mi mancano invece affatto il pessimismo che ho riscontrato negli ultimi anni, il pressappochismo e la mancanza di professionalità sul posto di lavoro, i “furbetti” sempre in agguato, e infine lo smog denso della Pianura Padana, uno dei peggiori al mondo.

Quali sono le canzoni che secondo te rappresentano maggiormente gli italiani all’estero?

Gli italoamericani associano la musica italiana a cantanti come Dean Martin, Frank Sinatra, Louis Prima, Lou Monte. Alcuni cantanti come Il Volo, Laura Pausini ed Eros Ramazzotti sono conosciuti e apprezzati. Io come italiana all’estero non mi sento rappresentata da nessuno di questi artisti, ma parlo per me ovviamente. 

Qual è il tuo rapporto con Londra? Ci sei mai  stata? Cosa ti è rimasto più nel cuore?

Londra è nel mio cuore perché è stata la prima città estera in cui sia mai stata. Avevo solo 16 anni e una gran voglia di conoscere il mondo. Vi andai in vacanza studio per imparare l’inglese e fui ospitata da una famiglia nei sobborghi londinesi, a Sutton. Quindi per me fu la meraviglia assoluta. In particolare ricordo il tuffo al cuore che ho sentito quando ho salito le scale della metropolitana e sono sbucata in Piccadilly Circus, un tripudio di suoni, colori e gente di tutti i tipi.

Tu sei una bravissima vocalist e da pochi mesi è uscita una tua versione di "Torna a Surriento”. Come mai hai scelto questo brano?

E’ una melodia che ho sempre trovato commovente e mi risuona dentro come la canzone dell’emigrante, anche se in realtà non è stata scritta con quella intenzione. L’ho incisa presso gli studi radiofonici di WICN a Worcester, Massachusetts con O Trio Mio, due italoamericani, Joe Papandrea alla fisarmonica e Vito Giacalone al sax. Sono due grandi professionisti, Joe ha suonato con Pavarotti e VIto è laureato al New England Conservatory.

E a proposito di musica, tu hai inciso anche un album di tango cantato, omaggio a Carlos Gardel, giusto?

Esatto, un album di ben 14 tanghi segno del mio amore per la lingua e la cultura ispanica. Un album passionale e trascinante, registrato con Bati Bertolio, fisarmonicista di Giorgio Conte e un valido quintetto. Nell’album troverete “il tango dei tanghi” ovvero La Cumparsita, Por Una Cabeza, Volver e molti altri classici intramontabili. Lo trovate su EBay sotto Almatango - A Tribute to Carlos Gardel.

Quali sono i tuoi progetti musicali futuri?

In tarda primavera 2021 uscirà il mio singolo “Quell’amore”, completamente riarrangiato con atmosfera ambient in collaborazione con Teorema Edizioni Musicali. Con Teorema sto anche lavorando ad un brano nuovo dalle atmosfere estive e ballabili, in collaborazione con JXA Dj.

itali echo

E oltre a essere una cantante sei anche voice talent e radio host…

Esattamente. Come voice talent mi sentirete presto in Italia sui canali nazionali con lo spot Scotch Brite. Sono inoltre ideatrice e conduttrice del radio show Itali-Echo l’unico programma italiano e anche bilingue nell’area di Boston. Potete seguirmi su wntn1550am.com da tutto il mondo. Potete seguire Itali-Echo su Instagram ed essere sempre aggiornati sui prossimi miei guest speakers.

  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    11 Aprile 2021