Job Support Scheme: come funziona e chi può averlo?
Pubblicato/aggiornato: 30 Settembre 2020
Per accedere allo schema, i lavoratori dipendenti devono lavorare almeno un terzo del loro orario contrattuale ed essere retribuiti per quelle ore per intero dal loro datore di lavoro. Per i 2/3 delle altre ore non lavorate, il governo pagherà un terzo, quindi il 22% del loro salario complessivo. Il datore di lavoro dovrà pagare l'altro terzo di esso. Significa che con il terzo che stanno già pagando, dovranno sborsare il 55% del salario totale.
Il programma inizierà il 1° novembre, il giorno dopo la fine dello schema ora in vigore. Il nuovo Job Support Scheme è aperto a tutte le piccole e medie imprese, anche se prima non hanno usufruito del regime di licenza. Il sistema di supporto per il lavoro aiuterà solo coloro che sono nel libro paga PAYE.
Ai lavoratori autonomi è stato concesso più tempo per pagare le tasse e aiuti extra.
È probabile che i dipendenti non debbano presentare domanda ma che siano i datori di lavoro a farlo per loro. I dipendenti potranno entrare e uscire dallo schema e non dovranno lavorare allo stesso modo ogni mese.
Vedi l'approfondimento: Job Support Scheme: tutto quello che c'è da sapere
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Scritto da QUI News,25 Settembre 2020
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