Crisi UK: Greggs taglia 820 posti di lavoro
Greggs taglia 820 posti di lavoro a causa del calo della domanda da parte dei clienti come conseguenza della pandemia in corso.
Al personale era stato chiesto di diminuire le ore contrattuali per ridurre al minimo le perdite di posti di lavoro, ma dopo un periodo di consultazione questa settimana è stata confermata la necessità di dover licenziare centinaia di dipendenti, l’equivalente di circa il 3% della forza lavoro.
Le vendite a Greggs nei tre mesi fino alla fine di settembre sono state il 70% di quello che erano nello stesso periodo dell'anno scorso.
Attualmente la catena impiega 25.000 persone e ha oltre 2.000 negozi.
Greggs ha però comunicato di non avere intenzione di chiudere alcun negozio, anzi, sta cercando di aprire nuovi punti vendita in luoghi accessibili in auto in futuro.
Greggs non è l'unico ad essere stato messo in difficoltà della pandemia.
WHSmith ha dichiarato che sono a rischio 200 posti di lavoro in quanto ha intenzione di chiudere 25 dei suoi negozi, mentre Caffe Nero si sta adoperando per evitare chiusure di negozi e licenziamenti.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, il Covid-19 ha causato il licenziamento di 782.000 persone.
Il tasso di disoccupazione è pari al 4,8% nei tre mesi fino a settembre, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica, in aumento del 5% rispetto al mese precedente.
Il secondo blocco potrebbe pesare ulteriormente sulle imprese causando ulteriori licenziamenti nonostante l'estensione del regime di furlough da parte del Cancelliere Rishi Sunak.
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Scritto da Dora Bortoluzzi,13 Novembre 2020