Skip to main content

Brexit: dal 1° gennaio espulsione dei cittadini Ue con condanne

Pubblicato/aggiornato: 23 Ottobre 2020

Fino al 31 dicembre 2020 il Regno Unito rispetterà le leggi dell'Ue, secondo le quali i cittadini europei possono essere espulsi solo se rappresentano una minaccia all'ordine pubblico, senza tener conto di possibili condanne precedenti, a prescindere dalla gravità del reato, ma con il 1° gennaio 2021 le regole sull'espulsione potrebbero cambiare. 

Priti Patel, a capo del dicastero dell'Home Office, brexiter ed euroscettica, ha dichiarato: "Per troppo tempo, le leggi dell'Unione europea hanno permesso di far entrare nel nostro Paese criminali stranieri, che abusano dei nostri valori e minacciano il nostro modo di vivere. Dal 1° gennaio 2021 finirà la libertà di movimento Ue per noi e il Regno Unito sarà un Paese molto più sicuro, grazie ai nostri controlli ai confini: i criminali europei saranno trattati come tutti quelli degli altri Paesi".

Alcuni dettagli non sono ancora del tutto chiari, ma da quanto è emerso con il 2021 l'accesso in Gran Bretagna sarà impedito ai cittadini europei che hanno avuto condanne superiori ad un anno di carcere, mentre coloro che sono già in UK potrebbero essere espulsi. 

Per quanto riguarda chi è stato condannato a meno di 12 mesi di reclusione, i casi verranno valutati uno per uno, tenendo anche conto dei possibili legami familiari nel Regno Unito. 

Verrà valutata anche l'espulsione di chi ha avuto condanne minori che non hanno comportato l'incarcerazione, così come i casi in cui i reati sono persistenti. 

I cittadini europei che negli ultimi mesi hanno ottenuto il pre-settled status non avranno nessun tipo di ripercussione in caso di reati pregressi, tuttavia potranno essere espulsi se, dopo il 1° gennaio, dovessero commettere dei reati che comportino almeno un anno di reclusione.

  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    23 Ottobre 2020