A casa di Corrado N
Capitare, a Parigi, in una mattina di ottobre a casa di Corrado N è stata una delle esperienze più entusiasmanti che mi siano successe negli ultimi tempi. Corrado è un appassionato d’arte. Negli anni ha raccolto con cura, dedizione e amore incommensurabile, oggetti e opere di artisti famosi o che lo sono diventati in seguito.
Il suo appartamento di Montparnasse è la testimonianza della sua passione, al limite dell’ossessione, per accumulare ed essere circondato di memorie e di arte. Originario di Milano, ha vissuto per un po’ a Londra e poi si è trasferito a Parigi, nella turbolenta epoca delle ribellioni sessantottine. La casa sembra cristallizzata in quegli anni.
Girando per le stanze, poche, sovraffollate di pile di giornali, cataste di libri, carpette, faldoni e lettere che ingombrano, il pavimento e tutti i ripiani contendendo lo spazio a statue, sculture di Giacometti, e suppellettili, si avverte il respiro affannoso del collezionista e la brama incontenibile del possesso. Sulle pareti delle stanze si inseguono: foto, manifesti politici e quadri di Mirò, Dalì, Morandi, Picasso, Utrillo; disegni di Ernst e grandi tele di Burri e Fontana rispettivamente sulla testata del letto e sulla scrivania. Tutti in ordine sparso, senza un progetto preciso, forse in ordine di acquisizione.
La smania di raccogliere si nota anche nelle piccole, quasi innocue, collezioni. Le scatoline pubblicitarie di fiammiferi, traboccano da posaceneri e ciotoline sparsi su tavolini, comodini e altre superfici orizzontali, riempiendo contenitori improbabili.
Miles Davis fa da sottofondo alternandosi a Nino Rota, suonando la colonna sonora di quegli anni ricchi di fermenti rivoluzionari che avrebbero per sempre cambiato la storia, riscrivendone il suo corso in chiave moderna.
Guardando le copertine di Paris Match si scorrono i titoli coi litigi tra Liz Taylor e Richard Burton o dell’ultimo discorso di Bob Kennedy. Si prova un senso di straniamento ad ascoltare le notizie che arrivano dal Vietnam dalla vecchia TV catodica del soggiorno, mentre un odore di rancido proviene dai piatti sporchi che, in muta attesa, riempiono l’acquaio della cucina.
Dallo scrutinio degli oggetti ho la sensazione di poter scorrere ogni singolo istante della vita di Corrado, di scoprire gli affanni della sua anima e la redenzione attraverso il culto dell’arte.
Corrado N non esiste. Non è mai esistito.
Vive in ogni collezionista animato dallo stesso sacro fuoco.
Il suo appartamento è stato immaginato e creato da Robin Brown per la Helly Nahmad Gallery di NY ed ha rappresentato l’installazione di punta, della Frieze Masters Art Fair che si è conclusa ieri, 19 ottobre, a Regent’s Park. Una ricostruzione precisa e commovente, quanto inaspettata, che ha incantato tutti i visitatori.
#Londradaybyday
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Scritto da Antonella Sciortino,20 Ottobre 2014