Il Big Ben: storia e curiosità
Uno dei simboli indiscussi della città di Londra, famoso in tutto il modo, simbolo della speranza e del coraggio del popolo inglese durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è sicuramente il Big Ben o, meglio, la Elizabeth Tower.
Ebbene sì, il nome della famosa torre campanaria è Elizabeth Tower, datogli nel 2012 in occasione del giubileo di diamante della regina. In precedenza veniva chiamata Clock Tower.
Big Ben, invece, è il soprannome della più grande delle 5 campane: la Great Bell, che pesa ben 13 tonnellate.
La celebre torre che sovrasta il Westminster Palace, è un vero e proprio capolavoro di ingegneria meccanica ed è ritenuto il più preciso al mondo: al suo interno sono posizionati dei penny con lo scopo di bilanciare il meccanismo, i quali vengono aggiunti o rimossi ogni anno al fine di correggere piccole imprecisioni nello scandire il tempo.
I lavori di costruzione della torre iniziarono nel 1834, dopo che un incendio distrusse l’antico palazzo di Westminster. Terminarono nel 1858 e l’orologio entrò in funzione il 31 maggio 1859. Ci vollero diversi anni per terminare i lavori a causa di una serie di difficoltà incontrate nella realizzazione della campana: un primo prototipo della campana venne realizzato dalla John Warner & Sons, con un peso pari a 16 tonnellate, la quale si fratturò durante i test e venne fusa per realizzarne una più piccola, da 13 tonnellate, che venne trasportata fino a Westminster su di una carrozza trainata da 16 cavalli.
La torre è composta da 850 metri cubi di pietra e 2.600 metri cubi di mattoni. Il materiale utilizzato proviene da Anston nello Yorkshire, Caen in Francia e Clipsham nel Rutland.
La campana, nota come Big Ben, pesa 13,7 tonnellate, è alta 7,2 piedi (2,2 metri) e ha un diametro di 8,9 piedi (2,7 metri) ed il martello pesa 200 kg.
La nota musicale che fa quando viene colpita è un mi, udibile fino a 2km di distanza, mentre le altre quattro campane all’interno della torre, di dimensioni più piccole, suonano ogni 15 minuti emettendo le note sol, fa diesis, mi e si.
L’orologio è composto da quattro quadranti da 8 metri ciascuno e le lancette delle ore sono lunghe 2,7 metri mentre quelle dei minuti sono di circa 4,3 metri. In ciascun quadrante sono presenti, non 365 come da leggenda, ma 312 pannelli di vetro.
Al di sotto di ogni quadrante è presente l’incisione ”Domine salvam fac reginam nostram Victoriam primam” ovvero “O Signore, salva la nostra regina Vittoria I”.
Grazie al movimento costante delle lancette e alla forma stellata, non ci sono mai accumuli di neve o acqua, i quali potrebbero interferire con la precisione dell’orologio.
Nel corso della sua lunga storia, i fari che illuminano le facciate della torre sono stati spenti solamente per due anni durante la Prima guerra mondiale per evitare gli attacchi tedeschi e durante seconda guerra mondiale per disorientare i piloti della Luftwaffe.
Al suo interno sono presenti delle celle costruite per i membri del Parlamento che dovessero violare il privilegio parlamentare. L’ultima volta che vennero utilizzate fu nel 1880, quando vi fu incarcerata Emmeline Pankhurst, capo del movimento per i diritti delle donne.
Questo simbolo della Gran Bretagna può essere visitato solamente da residenti inglesi che ottengono un permesso speciale dalla Camera dei Lords o Camera dei Comuni mediante l’ufficio del proprio rappresentante.
Tra Vauxhall Bridge Road e Victoria Street è possibile vedere una copia più piccola della Elizabeth Tower, il Little Ben, costruita nel 1892. Il suo orologio segna per tutto l’anno l’orario estivo inglese, per cui nel periodo invernale mostra l’ora del resto del continente europeo e non quella britannica.
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Scritto da Dora Bortoluzzi,26 Maggio 2021